Epoca della foto: maggio 1917 | Fotografo: sconosciuto |
Origine: Archivio Storico della Marina |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Nome | Re Umberto |
Tipo | nave corazzata da battaglia |
Classe | Re Umberto |
Unità |
Re Umberto Sardegna Sicilia |
Cantiere | Regio Arsenale di Castellammare di Stabia |
Impostazione | 10 luglio 1884 |
Varo | 17 ottobre 1888 |
Completamento | n.d. |
Servizio | 16 febbraio 1893 |
Dislocamento |
normale 13.673 tonn. pieno carico 15.674 tonn. |
Dimensioni |
lunghezza f.t. 127,60 m. lunghezza p.p. 122,00 m. larghezza 23,44 m. immersione 9,00 m. |
Motore |
4 motrici accoppiate alternative 3 cilindri verticali a triplice espansione 18 caldaie cilindriche potenza: 19.500 ihp 2 eliche |
Velocità | 18,6 nodi |
Autonomia | 6.000 miglia a 10 nodi |
Combustibile | carbone 1.200 tonn. |
Protezione |
acciaio Schneider cintura 100 mm. ponte da 75 a 100 mm. torri 100 mm. batteria 100 mm. scudi ai pezzi da 50 a 150 mm. barbette 350 mm. torrione 300 mm. |
Armamento |
4 pezzi binati da 343 mm/30
cal/peso 69
tonn/carica 286 Kg/pr 567 Kg 8 pezzi da 152 mm. / canna 40 calibri 16 pezzi da 120 mm. / canna 40 calibri 16 pezzi a tiro rapido da 57 mm. / canna 43 calibri / proietto 16 libbre 10 pezzi a tiro rapido da 37 mm. / canna 30 calibri 2 mitragliere 5 tubi lanciasiluri da 450 mm. |
Equipaggio | permanente effettivo 733 |
Disarmo | nd |
Radiazione | 4 luglio 1920 |
Destino | demolita in Italia nel 1920 |
Note tecniche |
La classe Re Umberto, costruita su progetto elaborato dall'Ispettore del Genio Navale Benedetto Brin
come modernizzazione
della classe Italia, è basata sui medesimi principi costruttivi e d'impiego.
Il lungo periodo di costruzione l'ha resa superata al momento dell'entrata in servizio, pur restando una delle classi più potenti della Marina Italiana sino al 1897. Lo scafo, piuttosto tozzo con prora arcuata a sperone e poppa stellata, era di linea antiquata. L'armamento principale di 4 pezzi da 343/30 in complessi binati montati in barbetta e situati a circa 10 metri dal galleggiamento, aveva largo campo di tiro. Il peso di ogni arma era di 69 tonnellate, il peso dei proietti era di 567 kg. sparati con cariche di lancio da 286 kg. La cadenza di tiro era di 8 colpi ogni 10 minuti. Probabilmente fu la prima nave da battaglia italiana ad essere dotata di radiotelegrafo. |
Note storiche |
L'impiego migliore lo ebbe nella guerra italo-turca del 1911-12 dove,
inquadrata nella Divisione Navi Scuola, appoggiò lo sbarco a Tripoli e tutto
il ciclo di operazioni lungo le coste libiche. Nell'ottobre 1912 venne disarmata nel porto di Genova ed utilizzata come pontone. Radiata il 10 maggio 1914, nel giugno 1915 venne rimorchiata alla Spezia ed impiegata per il servizio alla RN Andrea Doria. Riarmata il 9 dicembre 1915 divenne una batteria navigante, impiegata dapprima a Brindisi poi a Valona. Nel 1918 la Marina pianificò un'operazione tesa a forzare la base austriaca di Pola e la RN Re Umberto venne modificata in nave d'assalto. Vennero montati 8 cannoni da 76 mm. con scudo, numerosi mortai da trincea e la prua venne dotata di seghe e tagliacavi di sbarramento. Con 40 MAS al seguito avrebbe tentato di espugnare la base, quando la guerra finì. Radiata il 4 luglio 1920, venne venduta alla demolizione lo stesso anno. |
Didascalia | |
Foto | Altre immagini della corazzata RN Re Umberto alle schede 475C, 476C, 1081C, 2425C, 2426C, 2642C, 3008C, 3021C, 3751C, 3752C. |