ARCHIVIO NAVI DA GUERRA

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499 C.

STAFFETTA
1876
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Epoca della foto: anno 1905 Fotografo: sconosciuto

Origine: Archivio Storico della Marina Militare Italiana

autore: Marcello Bozzo   NOTE:    bozzo@agenziabozzo.it

Nome Staffetta
Tipo avviso ad elica
Classe Staffetta
Unità Staffetta
Cantiere Giovanni Ansaldo & C., Genova Sampierdarena
Impostazione settembre 1873
Varo 24 giugno 1876
Completamento 1877
Servizio 1° dicembre 1877
Dislocamento normale 1.388 tonn.
pieno carico 1.806 tonn.
Dimensioni lunghezza f.t. 85,58 m.
lunghezza p.p. 77,08 m.
larghezza 9,43 m.
immersione 4,46 m.
Motore 1 motrice alternativa a quattro cilindri a doppia espansione Ansaldo
2 caldaie cilindriche

potenza 1.700 ihp

1 elica in bronzo a quattro pale
Velocità max 12,5 nodi
14,2 nodi in prove di macchina
Autonomia 2.880 miglia a 7 nodi
2.037 miglia a 9 nodi
1.840 miglia a 12 nodi
Combustibile carbone 420 tonn.
Protezione //
Armamento 4 cannoni in acciaio rigato cerchiato a retrocarica da 120 mm.
1 tubo lanciasiluri immerso
Equipaggio 155
137 (1897)
126 (1903)
Disarmo  
Radiazione 19 luglio 1914
Destino ceduta alla demolizione 1919 c.
Note tecniche Scafo in ferro.
Originariamente armata a nave goletta, aveva un corto bompresso con fiocchi, trinchetto a vele quadre, maestra e mezzana a vele auriche.
Unità dalle buone qualità nautiche, rispondeva bene al motore e male sotto vela: la velatura ausiliaria era insufficiente ed al gran lasco, nelle migliori condizioni, non faceva più di tre nodi. In seguito, dato lo scarso utilizzo della vela, venne riarmata a goletta a tre alberi.
Il motore per contro non dette mai problemi e funzionò sempre perfettamente in ogni condizione.
Nel 1904 il suo armamento fu ridotto in 4 pezzi da 57 mm.
Note storiche Costruita su progetto dal Direttore Ing. Generale Guglielmo Pucci.
Fu considerata una tra le migliori unità minori della Regia Marina.
Il 15 aprile 1878 salpò da Napoli per una crociera intorno al mondo passando lo stretto di Magellano giunse a Valparaiso il 10 agosto 1878.
Avendo incontrato furiose tempeste che causarono notevoli danni il comandante decise di interrompere il viaggio tornando alla Spezia dove gettava l'ancora il 6 marzo 1879.
Tra il 1891 e il 1899 venne utilizzata come stazione sulle coste dell'Africa Orientale in missioni di difesa degli interessi italiani.
Nel 1896, durante una di queste missioni, furono uccisi in un'imboscata alcuni membri dell'equipaggio, sbarcati per una missione di rilevazione geografica.
Nel periodo
dal dicembre 1903 al giugno 1904 fu trasformata in nave laboratorio per rilevazioni idrografiche e scientifiche.
Dopo la trasformazione effettuò una campagna di rilevazioni sulle coste dell'Africa Orientale.
Nel 1907 ricevette l'apparato radio ricetrasmittente.
I suoi numerosi viaggi di studio terminarono con il disarmo alla Maddalena l'8 luglio 1913, di ritorno dal Mar Rosso.
Il 19 luglio 1914 venne radiata.
Per tutta la durata della 1ª Guerra Mondiale venne utilizzata alla Maddalena come caserma dei sommergibilisti sino alla vendita alla demolizione attorno al 1919.
Didascalia La RN Staffetta nella colorazione coloniale con lo scafo bianco dopo la trasformazione in nave idrografica.
Foto Altre immagini della RN Staffetta alle schede 500C, 3018C.

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