ARCHIVIO NAVI DA GUERRA

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BALATON
1912
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Epoca della foto: a Trieste nel 1914 Foto: Collezione Fulvio Petronio

Origine: H. Sokol, Guerra Marittima Austria-Ungheria, L.E.G., Gorizia

autore: Marcello Bozzo   NOTE:    bozzo@agenziabozzo.it

Nome Balaton
Tipo cacciatorpediniere
Classe Tatra
Unità Tatra
Csepel
Lika
Triglav
Orjen
Cantiere Cantiere Danubius, Porto Re (Fiume)
Impostazione 6 novembre 1911
Varo 16 novembre 1912
Completamento 29 dicembre 1912
Servizio 1° agosto 1914
Dislocamento normale 850 tonn.
pieno carico 1.050 tonn.
Dimensioni lunghezza f.t. 83,50 m.
lunghezza p.p. 80,70 m.
larghezza 7,80 m.
immersione da 2,42 a 3,20 m.
Motore 2 turbine a vapore AEG-Curtis della fabbrica Skoda di Pilsen
potenza 20.560 PSi
2 eliche Ø 2,40 m.
Velocità 32,59 nodi
Autonomia nd
Combustibile  
Protezione //
Armamento 2 pezzi singoli da 100 mm.
6 pezzi singoli da 70 mm.
4 tubi lanciasiluri (2+2) da 450 mm. in coperta
Equipaggio 105
Disarmo 12 settembre 1918
Radiazione 12 settembre 1918
Destino demolita 1929-1930
Note tecniche Costo dell'unità 3.000.000 di corone dell'epoca.
Castello di prua rialzato, quattro fumaioli ovali con i due mediani più grandi.
Disponeva di due alberi relativamente alti con antenne per la radio ricetrasmittente, installata subito.
Note storiche Entrata in servizio il 1° agosto 1914, il 13 dello stesso mese venne inviata in soccorso dell'equipaggio della nave Baron Gautsch, saltata su una mina al largo dell'isola di Brioni.
Il 14 settembre 1914 fu inviata a Sebenico, il 12 ottobre in esplorazione sulla rotta Pelagosa - Bari con ritorno a Pola il 18 ottobre.
Il 2 novembre fu inviata a Lissa contro la flotta francese.
Il 22 dicembre al ritorno lanciava due siluri contro un sommergibile nemico, mancandolo.
Nel 1915 fece servizi di esplorazione su Otranto, Leuca, servizio di scorta a sommergibili tedeschi in entrata in Adriatico, posa mine davanti a Gargnano.
Il 29 dicembre, congiuntamente con la SMS Helgoland proveniente da Durazzo affondò il sommergibile francese Monge.
Il 1° gennaio 1916 entrò in cantiere a Pola. Al termine dei lavori, l'11 febbraio salpava per Cattaro, dove venne utilizzata per il salvataggio di equipaggi di vapori silurati (Andrassy) e di sommergibili austro-tedeschi affondati: casi sempre più frequenti con l'avanzare del conflitto.
Il 4 maggio 1916 venne inviato in appoggio alla squadra aerea inviata a Brindisi.
Seguirono altre azioni offensive su Otranto, Valona, Gargnano.
Il 9 novembre urtò una secca davanti a Pericolosa provocando una falla che sbandò la nave di 70° a dritta. Riuscì tuttavia a salvarsi con l'aiuto dei pontoni raggiungendo Pola da dove, terminati i lavori di riparazione, ripartì il 16 febbraio 1917 per Cattaro.
Nei mesi seguenti proseguì le sue operazioni di scorta, esplorazione e di azioni offensive.
Il 14 e 15 maggio di conserva con la gemella Csepel intercettò un convoglio italiano affondando il vapore Borea con l'artiglieria, il vapore Carroccio con il siluro e danneggiando altre due navi insieme al nuovissimo esploratore di scorta RN Aquila che, colpito, dovette rientrare.
Ulteriori azioni offensive proseguirono per tutto il 1917.
Il 1° febbraio 1918, trovandosi alle Bocche di Cattaro, partecipò all'ammutinamento della Flotta Austroungarica di stanza in quella base, innalzando il vessillo rosso.
Stroncato l'ammutinamento due giorni dopo l'unità venne inviata a Pola. Lì il 2 luglio ingaggiò combattimento contro cacciatorpediniere italiani e venne seriamente danneggiata.
Portata a Pola il 12 settembre, la guerra terminò nel frattempo e l'unità non poté essere riparata.
Assegnata all'Italia in conto riparazioni venne iscritta nella Regia Marina con il nome di RN Zenson.
Tuttavia a causa del suo cattivo stato non venne mai resa operativa ed il 5 luglio 1923 fu radiata ed inviata a Pola per recuperarne i pezzi di ricambio per le unità gemelle assegnate all'Italia ancora in mare.
Ormai priva di tutto, ciò che ne rimaneva venne demolito nel 1929-30.
Didascalia  
Foto  

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