Epoca della foto: anno 1875 | Fotografo: sconosciuto |
Origine: H. Sokol, Guerra Marittima Austria-Ungheria, L.E.G., Gorizia |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Nome | Bellona |
Tipo | fregata da 44 cannoni |
Classe | Bellona |
Unità | Bellona |
Cantiere | Arsenale di Venezia |
Impostazione | 28 aprile 1840 |
Varo | 21 aprile 1842 |
Completamento | 24 maggio 1842 |
Servizio | 2 giugno 1842 |
Dislocamento |
normale 1.260 tonn. pieno carico 1.610 tonn. |
Dimensioni |
lunghezza f.t. 47,70 m. lunghezza p.p. 46,40 m. larghezza 12,57 m. immersione 6,00 m. |
Motore | // |
Velocità | nd |
Autonomia | nd |
Combustibile | // |
Protezione | // |
Armamento |
1842:
26 pezzi singoli con palla da da 18 libbre 2 pezzi singoli Paixan con palla da 60 libbre 20 carronate con palla da 24 libbre 2 carronate con palla da 12 libbre 1845: 32 pezzi singoli con palla da 18 libbre 14 carronate con palla da 24 libbre 1854: 2 pezzi singoli Paixan con palla da 60 libbre 30 pezzi singoli con palla da 18 libbre 18 carronate con palla da 24 libbre 1 pezzo con palla da 6 libbre 2 pezzi singoli con palla da 4 libbre 1859: 4 pezzi singoli Paixan con palla da 60 libbre 30 pezzi singoli con palla da 30 libbre 1866: 4 pezzi singoli Paixan con palla da 60 libbre 35 pezzi singoli con palla da 30 libbre 1876: 12 pezzi singoli cal. 150 mm. su affusto in legno 100 carabine 10 revolver 80 sciabole |
Equipaggio |
373 uomini: 1 Capitano, 6 Ufficiali, 1 Scrivano, 8 Cadetti, 3 Chirurghi, 1
Cappellano, 353 tra sottufficiali e comuni. dal 1877: 98 marinai + 300 Allievi di Marina |
Disarmo | 13 febbraio 1868 |
Radiazione | 1° gennaio 1902 |
Destino | demolita 1902-1903 |
Note tecniche |
Piani di Giacomo Coccon. Aveva 14 portelli per fiancata, corrispondenti a 28 cannoni sul ponte. Le carronate e gli altri pezzi erano sistemati in coperta. |
Note storiche |
Entrata in servizio il 2 giugno 1842, il giorno 8 salpava da Venezia per una
missione di rappresentanza in Inghilterra al comando dell'Arciduca Federico. Il 30 giugno scalo a Trieste, il 27 luglio ad Algeri, dal 7 al 14 agosto a Gibilterra, il 9 settembre arrivo a Plymouth. Il 1° gennaio 1843 salpava da Spithead gettando l'ancora a Trieste il 22. Per tutto il 1843 fece missioni in Mediterraneo e nel Levante. Ancorata nel porto di Smirne dal 27 marzo 1844, il 21 aprile il baronetto Attilio Bandiera (figlio dell'Ammiraglio di Squadra Barone Franz von Bandiera) Ufficiale imbarcato sulla nave con il grado di Alfiere di Marina, disertò dal bordo fuggendo a Corfù con una barca da pesca per riunirsi con il fratello barone Emilio. Ambedue membri della Giovane Italia, il 16 giugno seguente durante un tentativo di sommossa vennero catturati presso Crotone dalle truppe di Re Ferdinando II di Borbone e fucilati il 25 luglio. La fregata Bellona per i due anni seguenti continuò le consuete missioni diplomatiche ed al servizio della flotta nel Mediterraneo. Nel gennaio 1847 venne assegnata alla Divisione Adriatica di stanza nella base navale di Pola. Il 29 marzo 1848 un tentativo del Governo Provvisorio Veneziano di impadronirsi della nave fallì e 151 membri veneti dell'equipaggio per precauzione vennero sbarcati e sostituiti con altrettanti di nazionalità croata e serba. Il 29 aprile l'unità venne portata a rimorchio dell'avviso a ruote SMS Vulkan davanti a Venezia per rinforzare il blocco navale tra Chioggia e la foce del Piave. In quel servizio il 7 maggio, levatosi un forte vento di bora, l'unità andò ad arenarsi nel Po di Maestra da dove venne liberata dal piroscafo Imperatore del Lloyd Austriaco. Il 21 maggio si approntava ad ingaggiare la flotta napoletana davanti a Venezia quando questa si ritirò. Il Governo Imperiale, proclamato il blocco di Trieste, ordinò alla nave di recarsi colà. Il 12 settembre, mentre si approntava a raggiungere la località, sopraggiunse forte burrasca. L'unità ebbe danni all'alberatura e dovette riparare nella Baia di Pirano dove fece i lavori urgenti. Il 9 aprile 1849 si trovava nuovamente a Pirano bloccata dalla flotta sarda che però rimase alla distanza di sicurezza doppia rispetto alla gittata dei cannoni della SMS Bellona. Le unità sarde abbandonarono però presto quelle acque per più urgenti missioni e la fregata ormai libera, non essendo più necessario il blocco di Trieste, ricevette ordine di proseguire con il blocco di Venezia e su di essa vi si insediò il Comando del Blocco Navale. Il 10 agosto respinse un tentativo di cattura da parte dei Veneziani ed a fine mese venne portata in cantiere a Trieste per i lavori rimanendo in disarmo per molto tempo. Negli anni seguenti fece servizio di flotta alternandolo con missioni in Mediterraneo e, a partire dal 1861, con crociere di istruzione per gli Allievi di Marina. Il 13 febbraio 1868, dopo 26 anni, venne radiata dal servizio attivo. Immessa dapprima nella riserva, finì poi abbandonata attraccata al molo dell'Isola degli Ulivi dove giacque per ben 34 anni. Il 1° gennaio 1902 venne definitivamente cancellata dai Registri Navali ed infine fu demolita tra il 1902 ed il 1903. |
Didascalia | |
Foto |