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  La goletta a palo 
  Antonio d'Alì 
  fotografata 
  nel porto di Bristol.
 Venne varata 
  con il nome di 
	Paranà
	poi 
	Enrichetta M. 
  	  dal cantiere 
	di Matteo Tappani a Chiavari nel 1891.
 
 Scafo in legno.
 Stazzava 670 tsl e 649 tsn.
 
 Lunghezza 53,54 m.
 Larghezza 9,85 m.
 Immersione 5,56 m.
 
 Era armata di velacci doppi e contra.
 
 Originariamente commissionata da altri armatori, fu quasi subito acquistata 
  dai D'Alì armatori in Trapani, noti ed apprezzati a Camogli che forniva 
  loro comandanti, ufficiali ed equipaggi.
 
  Per 
  i D'Alì, ribattezzata Antonio 
	d'Alì, 
  navigò per lunghi anni, principalmente tra la Sicilia e la costa est degli Stati 
  Uniti.
 Dal 1902 per diciannove 
	mesi venne posta al comando del capitano Giuseppe Chiesa detto 
	capitàn Pippu, 
	nato a Camogli nel 1859 e figlio del Capitano Emanuele Chiesa.
 
 La domenica del 14 giugno 1914 viene riportato in viaggio da Trapani per St. John, 
  Massachusetts, raggiunto 
	in Atlantico dal veliero 
	Santa Maria, 
	anch'esso trapanese, partito da Trapani 14 giorni dopo.
 
 Avendo le due navi, oltre allo stesso porto di partenza anche lo stesso 
	porto di arrivo, come d'uso diedero inizio ad una gara.
 
 Nonostante il Santa 
	Maria fosse ritenuto 
	più veloce, le due barche arrivarono contemporaneamente alla meta.
 
 La Antonio D'Alì 
	impiegò 62 giorni per compiere l'intero viaggio, la 
	Santa Maria 
	solo 47.
 
 Pur sempre navigando, superò indenne la prima guerra mondiale.
 
 Verso il 1926 fu venduta all'Armatore Bertorello che la ribattezzò 
  Bertorello, 
  rimanendo sempre nel Mediterraneo.
 
 Nel 1930 venne acquistata dall'Armatore Fratelli Crovari di Camogli. 
	Prende il nome 
	di Pietrino.
 I Crovari la 
	utilizzeranno per i traffici del carbone vegetale. 
 Dal Registro Navale del 
	1941 si apprende che pur mantenendo il nome la nave è armata da Raffaele 
	Romano di Napoli.
 
 Requisita dalla Regia Marina, è di base a Napoli dal 26 febbraio 1941 fino 
	al 23 ottobre 1942.
 
 Il 24 dicembre 1941 è a Zuara in Libia. Viene colpita da bombe durante un 
	attacco nemico ed affonda il successivo 2 gennaio.
 
 Recuperata e riparata, riprende i viaggi del Mediterraneo sino a quando, la 
	notte tra il 22 ed il 23 ottobre 1942 nel corso di un bombardamento aereo 
	sul porto di Genova affonda per la seconda ed ultima volta.
 
 Una immagine della nave 
	Pietrino quando era di proprietà degli Armatori 
	Fratelli Crovari alla scheda 
	
	1039A.
 Altra immagine con note 
	alla scheda N° 
	1177A. Altre immagine della nave 
	durante il periodo di requisizione alla scheda
	
	
	1040A. |