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1064B. PIEMONTE |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Il vapore
a ruote
Piemonte
in navigazione. Fu il primo di due barchi utilizzati per trasportare i Mille al comando di Giuseppe Garibaldi da Quarto verso la Sicilia. L'altro era il Lombardo, descritto alla scheda N° 904B. Il Piemonte venne costruito nel 1849 dal cantiere Palmer Brothers & Co., Jarrow, Inghilterra. Scafo in ferro. Varato nel 1851. Tipo piroscafo con armamento velico ausiliario a goletta a palo. Rimorchiato lo scafo dal Clyde a Genova, l'allestimento venne effettuato dal cantiere Nicolò Odero. Dislocamento 1512 t. Stazza lorda 367,44 tsl. Stazza netta 211,84 tsn. Lunghezza m. 51,80. Larghezza m. 7,50. Immersione m. 3,78. Propulsione: 1 motrice a vapore da 2 cilindri Ø 900 x corsa 700 mm, due caldaie. Pressione 3 atm., 85 giri/min. Potenza indicata 150 HP - potenza nominale 519 cv. Costruttore Fratelli Westermann, Sestri Ponente, Genova. Armatori: 1851 Società di Navigazione Raffaele Rubattino, Genova. Compartimento Marittimo di Genova. Comandante Capt. Tortello 19 Venne adibita al servizio postale tra gli Stati italiani, la Francia ed il Nord Africa. 1860 Nella notte tra il 5 ed il 6 maggio un gruppo di garibaldini al comando di Nino Bixio se ne impadronì nel porto di Genova, sulla base di un accordo segreto tra Garibaldi e il Direttore della Società Rubattino Giovanni Battista Fauché. Il Piemonte salpò con Garibaldi a bordo al comando del Cap. Salvatore Castiglia, trainando il Lombardo, che non aveva ancora le macchine in pressione, con a bordo Nino Bixio. Dopo avere imbarcato i volontari e i materiali dalle lance in attesa alla Foce, le due navi fecero scalo a Quarto, dove fu imbarcato il resto degli uomini. Con scali a Talamone (per imbarcare armamenti) e Porto Santo Stefano (per fare rifornimento di carbone), le due navi diressero la prua sulla Sicilia. Dopo cinque giorni, l'11 maggio 1860 giunsero a Marsala eludendo le navi borboniche che incrociavano in quelle acque. Il Piemonte entrò in porto attraccando al molo tra due mercantili inglesi, mentre il Lombardo si arenò su una secca. Effettuato lo sbarco dei garibaldini il Piemonte fu bersaglio dei colpi dei cannoni delle navi borboniche sopraggiunte. Il piroscafo, abbandonato dai Mille, in serata fu catturato dalla Real Marina del Regno delle Due Sicilie e trasportato a Napoli. 1860 Il 7 settembre, dopo la conquista di Napoli da parte del garibaldini, la nave venne ripresa dal Governo Provvisorio Garibaldino, che la iscrisse nel registro marittimo della Marina Dittatoriale Siciliana. Compartimento di Napoli. Con decreto 5 ottobre 1860 Garibaldi dispose che il Piemonte passasse al Registro Navale Italiano e dovesse venir preservato, insieme al Lombardo, in memoria della iniziativa del popolo italiano. La Società Rubattino fu indennizzata, per la perdita delle due navi, con 150.000 lire. 1861 Il 17 marzo, con la creazione della Regia Marina Italiana, la nave entrò a farvi parte. 1861 Dopo pochi mesi, il Piemonte venne radiato dai quadri del naviglio italiano. Restò tuttavia in disarmo a disposizione nella darsena di Napoli. 1866 Demolizione del Piemonte. A dispetto di quanto decretato da Garibaldi la nave fu ceduta alla demolizione, che avvenne lo stesso anno con il suo completo smantellamento. |