SAN GIUSTO

Origine: Cosulich Line

Il piroscafo San Giusto  fu costruito nel 1890 dai cantieri A. G. Vulcan di Stettino per conto della Hamburg-America Line con il nome provvisorio di Venetia ma varato con il nome di Fürst Bismarck.

Prua verticale, tre alberi, due fumaioli.

Stazzava 8.430 tonnellate. Dislocamento 12.130 t.

Lunghezza 153,15 metri, larghezza 17,45. Immersione 7,31 m.

Propulsione: 2 macchine alternative a cilindri verticali a triplice espansione Fairfaild & Co., Glasgow. Nove caldaie. Potenza erogata 16.410 HP. Due eliche.
Velocità di crociera 19 nodi, massima 20,7 nodi.

Poteva ospitare 420 passeggeri in prima classe, 172 in seconda e 700 in terza classe.

Venne varato il 29 novembre 1890.

L'8 maggio 1891 fece il viaggio inaugurale da Amburgo per Southampton e New York.

Il 27 marzo 1894 fece il primo di diversi viaggi Genova - Napoli - New York sino all'inverno dello stesso anno.

In seguito fu messo sulla linea Napoli - New York sino all'ultimo viaggio con partenza il 26 gennaio 1902 da Napoli.

Successivamente prestò servizio sulla linea Amburgo - Southampton - New York sino all'ultimo viaggio iniziato il 5 novembre 1903.

Nel 1904 fu venduto alla Russia che lo convertì in incrociatore ausiliario con il nome di Don. Venne dotato di 2 cannoni da 120 mm, 4 cannoni Armstrong da 76 mm ed 8 cannoni Hotchkiss da 57 mm.

Nel 1906 fu assegnato alla Flotta Ausiliaria Russa e ribattezzato Moskva e dal 13 maggio 1907 fece i viaggi tra Libau (Liepaia, Lettonia), Rotterdam e New York. Dal 1909 montava
4 cannoni da 120/35 mm e 4 cannoni da 66/70 mm.

Dopo quattro viaggi nel 1913 fu ceduto alla Marina Austriaca che lo ribattezzò Gäa, utilizzandolo come nave deposito (vedasi scheda 2737C).

Incamerato dall'Italia alla fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1919 fu ceduto in conto riparazioni di guerra alla Cosulich Line che lo ribattezzò San Giusto.

Riportato in cantiere, fu ritrasformato in nave passeggeri.

Dal 1921 per la Cosulich fece i viaggi Trieste - Napoli - New York sino al 1924.

Alla fine del 1924 fu radiato e successivamente demolito, probabilmente nei cantieri Breda di Venezia nel 1924. Altre fonti lo danno per demolito a Trieste, altre a Genova nel 1926.