ARCHIVIO NAVI A VAPORE


 


685 B.

NASINA
ASMARA
MEISSONIER


 
Epoca: anno 1928 c Fotografo: sconosciuto
Origine: archivio

autore: Marcello Bozzo  NOTE:  bozzo@agenziabozzo.it

Il piroscafo Asmara poi Nasina quando batteva bandiera britannica con il nome di Meissonier.

Varato il 23 dicembre 1914 nel cantiere Russell & Co. Ltd. di Greenock nello scalo di Kingston Yard a Port Glasgow come nave frigorifero con il nome di
Meissonier.
Numero 673 di cantiere.
Aveva quattro piroscafi gemelli:
Memling, Millais, Moliére e Murillo.
Completato nel 1915.
Scafo in acciaio.
Stazza 7192 (poi 7206) tsl, 4490 tsn.
Dislocamento 6850 tonn.
Lunghezza m. 138,65.
Larghezza m. 17,12.
Immersione m. 10,80.

Velocità 12-12,5 nodi.

Armatori:

1915 Lamport & Holt Ltd., Liverpool.
         Impiegato nel trasporto di carne refrigerata dall’Argentina a Londra.
         Cap. Hammond.
         Impiegato sulle linee per l’Oriente, i marinai britannici e spagnoli vengono rimpiazzati
         da un equipaggio cinese.

1919 In servizio sulla linea Le Havre-Anversa-Liverpool-New York.

1920 In settembre nel Mar d’Irlanda entra in collisione con il peschereccio
William
         Wilmot
, causandone l’affondamento.

1929 Trasferito alla Nelson Line Ltd., Nelson Steam Navigation Co. di Liverpool, che,
         insieme alla Lamport & Holt, fa parte del gruppo Royal Mail Steam Packet Co.

1930 maggio: il capitano A. J. Quayle, durante la navigazione con tempo avverso, cadde
         fuoribordo e scomparve in mare.

1932 Alla Royal Mail Steam Packet Company Ltd. subentra la compagnia Royal Mail
         Lines Ltd.
di Londra, che rileva le navi della Royal Mail Steam Packet Co. e delle
         controllate come la Nelson Line. Il
Meissonier entra così nella Royal Mail Lines Ltd.
         Viene ribattezzato
Nasina.

Il 14 giugno 1935 la nave viene acquistato dalla Regia Marina Italiana e trasformata in
         trasporto militare, attrezzata come nave frigorifera e distillatrice. Iscritta nel ruolo
         del naviglio da guerra dello Stato, categoria navi sussidiarie, con il nome di
Asmara.

20 giugno 1935 - L’iscrizione nel ruolo del naviglio da guerra dello Stato viene interrotta:
        La
Asmara viene noleggiata alla Società Anonima Cooperativa di Navigazione
        Garibaldi
, con sede a Genova.

24 gennaio 1938 - La nave viene definitivamente iscritta nel ruolo del naviglio da guerra
        dello Stato.

7 aprile 1939 - Assegnata al IV° Gruppo Navale. Al comando dell’ammiraglio di divisione Oscar Di Giamberardino, insieme agli incrociatori leggeri
Luigi di Savoia, Duca degli Abruzzi e Giuseppe Garibaldi, ai cacciatorpediniere Freccia e Baleno, alle torpediniere Alcione, Airone, Aretusa ed Ariel, alle navi cisterna / da sbarco Scrivia e Sesia, alla cisterna Garda ed alla motonave Marin Sanudo, partecipa all’occupazione di Santi Quaranta durante le operazioni per l’invasione dell’Albania.

10 giugno 1940 - All’entrata in guerra dell’Italia, la
Asmara è tra le navi ausiliarie a disposizione dello Stato Maggiore della Marina. Verrà impiegata per il trasporto e la conservazione di derrate alimentari, passando lungo tempo stazionaria nel Dodecaneso, ormeggiata a Lero come deposito di carne congelata.

Dicembre 1940 - La
Asmara, ormeggiata a Lero, alloggia gli uomini della Xª Flottiglia MAS impegnati nella preparazione dell’attacco con barchini esplosivi alla baia di Suda che avverrà il 26 marzo seguente, con il  semiaffondamento dell’incrociatore pesante York e della cisterna Pericles.

Dicembre 1941 - La
Asmara, ancorata nella baia di Parteni (Lero), alloggia gli uomini della Xª MAS in attesa di partire per una nuova missione: l’attacco al porto di Alessandria. Il 14 gli uomini della Xª MAS trasbordano sul smg Scirè, che lascia Lero per le acque di Alessandria. In questa azione verranno danneggiate le corazzate Queen Elizabeth e Valiant, la cisterna Sagona ed il cacciatorpediniere Jervis.

Alle 5.15 del 10 agosto 1943 la
Asmara lascia Taranto diretto a Bari, scortata dalla vecchia torpediniera Francesco Stocco. La stessa sera, al largo di Brindisi, il piccolo convoglio venne avvistato dal sommergibile britannico Unshaken, al comando del tenente di vascello Jack Whitton, che lanciò una salva di siluri contro la Asmara: alle 18.20 il piroscafo venne colpito a poppa da un siluro, che causò gravi danni aprendo uno squarcio che immobilizzò la nave. Mentre il trasporto imbarcava acqua iniziando a sbandare, l’equipaggio lo abbandonò. La Stocco contrattaccò il smg lanciando sullo Unshaken 20 bombe di profondità, senza però riuscire a danneggiarlo.

Senza più equipaggio, la
Asmara scarrocciò alla deriva verso la costa prima di incagliarsi. Resistette per un altro giorno sino alle 14.30 dell’11 agosto per affondare nel punto 40°44’ N e 18°03’ E, tre miglia ad est di Brindisi. Per altri affondò a 2,8 miglia ad est del faro delle Pedagne davanti al porto di Brindisi, ivi portato all’incaglio nel tentativo di salvarla.

Dei 157 uomini che componevano l’equipaggio della
Asmara, due persero la vita e dodici rimasero feriti.

ELENCO ALFABETICO PIROSCAFI