Il piroscafo
Città di Trapani
in navigazione.
Tipo: motonave passeggeri dal 1929 al 1940.
nave trasporto truppe dal 1940 al 1942.
nave ospedale nel 1942.
Venne impostata nel 1928 dai Cantieri del Tirreno di Riva Trigoso,
Genova.
Faceva parte di una serie di motonavi gemelle:
Città di Agrigento,
Città di Alessandria,
Città di Livorno,
Città di Marsala,
Città di Messina,
Città di Savona,
Città di Bastia,
Città di Spezia
e
Città di Trapani.
Varata nel 1928.
Entrata in servizio nel 1929 come nave civile.
Entrata in servizio nel 1942 come unità militare.
Stazza 2467 tsl, 1422 tsn.
Lunghezza 92,10 m
Larghezza 12,22 m
Immersione 5,74 m
Propulsione 1 motore diesel alimentato a nafta a 6 cilindri da 610 x 970mm 4S.C. SA (ossia a 4
tempi ad effetto semplice) costruito dalla FIAT Grandi Motori di
Torino.
Potenza 625 HP nominali.
1 asse / 1 elica.
Velocità 12,5 nodi.
Armatori:1929 Società Tirrenia Flotte Riunite Florio - Citra,
Napoli.
Porto di armamento Palermo.
Battezzata
Città di Trapani.
1937 Tirrenia Società Anonima di Navigazione, Napoli.
Matricola 141 al Compartimento
Marittimo di Palermo.
Utilizzata per il trasporto di
passeggeri sulle rotte del Mar
Tirreno, Mediterraneo
Occidentale e Nord Africa.
1940 Il 16 ottobre a Genova venne
requisita dalla Regia Marina.
Utilizzata come trasporto
truppe.
1940
Alle ore 06:35 del 28 ottobre la nave
Città di Trapani
salpò da Brindisi per Valona, in
convoglio con i piroscafi
Argentina e
Tagliamento, scortate
dal piccolo incrociatore
ausiliario
Lago Tana e dalla vecchia torpediniera
Giacomo Medici.
Il convoglio giunse salvo a
destinazione alle ore 15:00 del giorno stesso.
1941 Alle ore 05:00 del 20 luglio la
Città di Trapani
salpava dal Pireo diretta a Sira nel
convoglio 'Cuneo'
composto dalla motonave
Città di Agrigento, scortate
dall'incrociatore ausiliario
Brioni, delle torpediniere
Libra e
Lince e dai
MAS 535 e
MAS 539.
Durante la navigazione, alle ore
09:28 di quel giorno, il convoglio, giunto nei pressi
dell'isola di Termia (oggi Kytnos, a
sudovest di Atene)
venne attaccato dal smg.
britannico
HMS Tetrarch
che prima di inabissarsi lanciò un siluro andato a vuoto.
1941
Il 4 settembre la nave salpò in convoglio da Bari per Durazzo per rientrare
a Bari il
giorno 7.
1941
Il 1º ottobre salpava da Durazzo a Spalato per tornarvi il giorno 4 e
ripartire per Bari.
Tre giorni dopo lasciava Bari per
rientrare a Durazzo.
1941 In novembre iniziarono i lavori per la trasformazione della
Città di Trapani
in nave
ospedale. Equipaggiata con il
materiale sanitario recuperato dal relitto della nave
ospedale
California,
affondata da aerosiluranti nella rada di Siracusa nel precedente
mese di agosto e ridipinta secondo la Convenzione di Ginevra (scafo e
strutture
bianche, fascia verde tra croci rosse sulle
fiancate e
croci rosse sui fumaioli).
Con la capienza di 250 letti
era la più piccola nave ospedale italiana.
1942 Il 19 febbraio la nave venne iscritta nel ruolo del naviglio ausiliario
dello Stato e
messa in servizio nello stesso mese.
1942
Il 16 giugno nelle acque di Pantelleria avvistava e salvava tre militari,
due britannici
ed uno statunitense, naufraghi del
mercantile Chant, colpito ed affondato da aerei
durante lo scontro di Pantelleria del
giorno precedente. Il giorno dopo la nave prese a
bordo i 210 sopravvissuti del cacciatorpediniere britannico
Bedouin affondato dagli
incrociatori
Raimondo Montecuccoli ed
Eugenio di Savoia e
da aerosiluranti nello
scontro di Pantelleria, recuperati dalla nave
soccorso Meta, ed
una trentina di altri
naufraghi britannici ed americani,
recuperati da MAS ed idrovolanti poco al largo di
Pantelleria.
1942
La sera del 28 luglio la nave ospedale, in navigazione opportunamente illuminata da
Derna a Tobruk, venne attaccata da un
velivolo britannico, uscendo comunque
indenne dall'attacco.
1942
Alle ore 09:30 del 1º dicembre la nave ospedale
Città di Trapani, in navigazione da
Napoli
a Biserta agli ordini del comandante Scotto, trovandosi a 17 miglia dalla
costa
venne scossa da un'esplosione
subacquea dovuta ad una mina magnetica. Altre fonti
ne attribuiscono la causa ad un
siluro del sommergibile britannico
HMS Unrivalled.
Tuttavia nella dettagliata
biografia del smg di
Uboat.net
il fatto non viene citato.
Nell'esplosione cinque uomini dell'equipaggio perirono, mentre gli altri
occupanti
della nave abbandonarono con
ordine l'unità: prima i feriti
gravi, poi le crocerossine,
i feriti lievi, gli infermi, il
direttore sanitario Col. Med. Alfano seguito dall'equipaggio
e dal comandante Scotto. Affondò
alle ore 09:42, in dodici minuti.
La nave ospedale
Città di Trapani
nella sua breve carriera svolse 13
missioni
trasportando complessivamente
2496 malati e 1430 tra feriti e naufraghi.
Finita la guerra, nel 1948, la Compagnia Tirrenia, in ricordo di
questa unità perduta nel
corso della guerra, ribattezzò
Città di Trapani una nave gemella, la
Città di Marsala e la pose in servizio come nave
passeggeri che naufragò a seguito d'incaglio nelle acque di
Trapani il 4 dicembre 1957, causando la morte di quattro uomini
dell'equipaggio e due marinai del rimorchiatore
Pirano, giunto in soccorso
ed anch'esso affondato. |