La
nave da carico Capo Vita
a macchine ferme. Sulla fiancata si vede la bandiera italiana dipinta per
evitare che la nave fosse attaccata dai belligeranti in quanto allora
l'Italia era un paese neutrale.
Costruita nel 1916 dal
Cantiere Northumberland Shipbuilding Co. Ltd. di Howdon-On-Tyne (n° 226 di
cantiere) per conto della Manchester Liners Ltd., Manchester con il
nome di Manchester
Hero.
Scafo in acciaio.
Stazza lorda 5.738 t. (poi 5.683).
Lunghezza 125,50 m.
Larghezza 16,20 m.
Immersione 9,80 m.
Propulsione: 1 motrice a vapore da 3 cilindri a triplice espansione.
Potenza 532 HP nominali.
Velocità 11,5 nodi.
1 elica.
Dal 1916 al 1937 fu di proprietà della Manchester Liners Ltd. di
Manchester con il nome di
Manchester Hero.
Dal 1930 al 1939 fu della Società Barry Shipping Co. Ltd. di Newport
(U. K.) con il nome di
St. Winifred. Il
6 giugno 1938 il St.
Winifred venne
gravemente danneggiato da un raid aereo mentre era nel porto di Alicante.
Riparato, l'anno seguente venne venduto.
Dal 1939 al 1941 fu di proprietà della Compagnia Genovese di Navigazione
a Vapore di Genova con il nome di
Capo Vita.
Il 9 marzo 1941 il
Capo Vita, carico di
benzina e munizioni, insieme ai cargo
Caffaro
e Fenicia
ed alla petroliera
Tanaro faceva parte
di un convoglio salpato da Trapani diretto a Tripoli, scortato dalla nave
ausiliaria Attilio
Deffenu e dalla
torpediniera Papa.
Giunte le unità nei pressi della costa tunisina a 25 miglia a nord di Kuriat
(36°09'N - 11°07'E) , queste vennero attaccate dai smg britannici
HMS Utmost
e HMS Unique.
Il smg HMS Utmost
attaccò la
Attilio Deffenu
senza successo.
Con un successivo attacco silurò la
Capo Vita,
che saltò in aria con una tremenda esplosione nella quale tutti i marinai
perirono.
Il relitto giace a 64 m di profondità.
Il giorno seguente il smg HMS Unique silurò il
Fenicia (2.584
grt), salvando 28 dei 38 membri
dell'equipaggio. |