ARCHIVIO NAVI DA GUERRA


 

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4059 C.

FALCO
ESPLORATORE
1935

Epoca: anno 1920 c Fotografo: sconosciuto

Origine: Archivio della Marina

autore: Marcello Bozzo   NOTE:    bozzo@agenziabozzo.it

Nome Falco  (Italia)
Ceuta (Spagna)
Tipo esploratore leggero (1920-1938)
cacciatorpediniere (1938-1948)
Classe Aquila (1920-1939 per la Regia Marina Italiana)
Ceuta (1939-1948 per la Marina Spagnola)
Unità Aquila 1937 alla Spagna Nazionalista Melilla
Falco 1938 alla Spagna Nazionalista Ceuta
Nibbio 1920 alla Romania Mărăşeşti
Sparviero 1920 alla Romania Mărăşti
Cantiere Pattison, Napoli
Impostazione 19 agosto 1914
Varo 16 agosto 1919
Completamento 1920
Servizio 20 gennaio 1920 nella Regia Marina Italiana
11 ottobre 1937 nella Marina Spagnola
Dislocamento standard 1431 t
normale 1594 t
pieno carico 1750 t
con torpedini 1820 t
Dimensioni lunghezza ft 94,69 m
lunghezza pp 94,36 m
larghezza 9,47 m
immersione normale 3,40 m
immersione pc 3,60 m
Motore 2 gruppi di turbine Tosi ad azione e reazione
5 caldaie tipo Thornycroft tubolari
potenza 45.000 hp
2 eliche tripala
Velocità 34,2 nodi
Autonomia 1.700 miglia a 15 nodi
500 miglia a 30 nodi
Combustibile nafta 130 t carico normale
nafta 270 t pieno carico
Protezione  
Armamento origine:
5 pezzi singoli Armstrong 1899 da 152/40 mm
4 pezzi singoli Ansaldo 1917 da 76/40 mm
2 mitragliere da 13,2 mm
2 mitragliere da 6,5/80 mm
4 tubi lanciasiluri binati 2x2 da 457 mm
bombe di profondità
torpedini a rimorchio
apparato posamine
68 mine

Nel 1927 i cinque cannoni da 152 mm furono rimossi e rimpiazzati con quattro da 120 mm.
Equipaggio 145
Disarmo  
Radiazione 11 ottobre 1937 (cessione alla Spagna)
6 gennaio 1939 (radiazione ufficiale)
1948 (dalla Spagna)
Destino demolita nel 1948
Note tecniche e storiche Nel 1913 il governo Rumeno ordinò una classe di quattro grandi cacciatorpediniere al Cantiere Pattison di Napoli.
Il loro nome era Vifor, Viscol, Vârtej e Vijelia.
Il governo Italiano, appena entrato in guerra, il 5 giugno 1915 requisì i quattro vascelli in costruzione, ribattezzandoli Aquila, Falco, Nibbio e Sparviero.
Queste unità erano più grandi dei cacciatorpediniere italiani dell'epoca e vennero classificati Esploratori.
Nel 1920 due delle quattro unità, Sparviero e Nibbio, vennero rivendute alla Romania ed il 1º luglio 1920 entrarono in servizio nella Reale Marina Rumena con il nome di Mărăşti e Mărăşeşti.
Le due unità che nella nuova marina di appartenenza costituirono la Classe Mărăşti.

La nave Falco, ordinata anch'essa dalla Marina rumena nel 1913 con il nome di Viscol ed impostata nei cantieri Pattison di Napoli nel 1914, il 5 giugno 1915, in conseguenza dell’ingresso dell’Italia nella prima guerra mondiale, fu requisita dalla Regia Marina e ribattezzata Falco, ma i lavori di dilungarono ed ebbero termine solo a guerra finita, nel 1920.

Tra il 4 ed il 5 marzo 1921 la Falco trasportò da Civitavecchia a Sanremo il re Vittorio Emanuele III per presenziare ai funerali del re del Montenegro Nicola I, deceduto ad Antibes il 1º marzo 1921.

L’11 ottobre 1937 la nave fu ceduta alla Marina spagnola nazionalista, ma la cessione fu ufficializzata solo il 6 gennaio 1939, quando l’unità assunse il nuovo nome di Ceuta.
Nel 1938 la nave venne declassata a cacciatorpediniere.

Durante il primo periodo di servizio sotto bandiera spagnola la Falco fu denominata Velasco-Ceuta e munita di un quarto fumaiolo fittizio, in modo da poter essere scambiata con il solo cacciatorpediniere non di provenienza italiana della Marina franchista, il Velasco.

Nonostante la sua anzianità effettuò un intenso servizio durante la guerra civile spagnola.

Nell’agosto 1938 l'unità partecipò attivamente, insieme alla gemella Melilla ex italiana Aquila ed all’incrociatore Canarias, all'operazione che costrinse il cacciatorpediniere repubblicano spagnolo José Luis Diaz a riparare a Gibilterra anziché raggiungere Cartagena colpendo ripetutamente con il cannone la Diaz causando danneggiamenti e numerosi morti e feriti a bordo della nave repubblicana.
In seguito la Ceuta catturò la nave mercantile francese Prado, noleggiata dal governo repubblicano.

Dopo la conclusione della guerra la Ceuta e la Melilla rimasero nella Marina Spagnola e furono impiegate per i compiti addestrativi degli equipaggi.

Resumé della Classe Sparviero Mărăşti Vijelia varo 26-31917 - serv 15-7-1917 - rad 1963
Nibbio Mărăşeşti Vârtej varo 30-1-1918 - serv 15-5-1918 - rad 1963
Aquila Melilla 1916 Marina Nazionalista Spagnola 1937 demolita 1950
Falco Ceuta 1919 Marina Nazionalista Spagnola 1937 demolita 1948
Didascalia  
Foto Altre immagini della RN Falco poi Ceuta alle schede 4060C, 4061C.

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