ARCHIVIO NAVI DA GUERRA


 

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4093 C.
AVVOLTIOIO
TORPEDINIERA
1888

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Epoca: anno 19 c Fotografo: sconosciuto

Origine: Collezione Bargoni

autore: Marcello Bozzo   NOTE:    bozzo@agenziabozzo.it

Nome Avvoltoio (2ª)
Tipo torpediniera avviso tipo Schichau di 1ª classe
Classe Aquila
Unità 5 Aquila (3ª)
Avvoltoio (2ª)
Falco (2ª)
Nibbio (2ª)
Sparviero (3ª)
Cantiere Schichau di Elbing, Danzica, Germania
Impostazione 5 febbraio 1888
Varo 9 luglio 1888
Completamento 1888
Servizio 27 settembre 1888
Dislocamento a pieno carico 168,57 t
Dimensioni lunghezza ft 47,62 m
lunghezza pp 46,50 m
larghezza ft 5,11 m
immersione media 1,30 m
immersione poppa 2,20 m
Propulsione 2 motrici alternative verticali Schichau a triplice espansione
2 caldaie Schichau tipo locomotiva
potenza 2.200 hp
2 eliche tipo Schichau Ø 1,79 m
Velocità max 23,5 nodi
Autonomia 1900 miglia a 10 nodi
935 miglia a 17 nodi
Combustibile carbone 34 t + 4
Protezione leggera
Armamento 2 cannoni Hotchkiss M1887 da 37 mm
1 tubo lanciasiluri fisso da 356 mm
2 tubi lanciasiluri singoli brandeggiabili su piattaforma circolare
Equipaggio 23 di cui 1 ufficiale comandante e 21 tra sottufficiali e comuni
Disarmo diversi
Radiazione 5 luglio 1914
Destino 1914 ridotta a pirobarca con matricola P.E. 70
Note tecniche Le forme dello scafo di queste torpediniere erano quelle classiche delle unità costruite da questo cantiere, con la sezione maestra verso poppa ed il ponte molto arcuato.
Ponte prodiero a testuggine, prua verticale e specchio di poppa rotondo molto stellato.
Disponeva di secondo mezzo ponte a prua ed a poppa. Sul mezzo ponte di prua trovava posto l'alloggio equipaggio e camera di lancio, la latrina per l'equipaggio, un magazzino, il locale caldaia prodiera e due depositi combustibile. Il secondo mezzo ponte sotto la poppa ospitava il deposito timoniere, l'alloggio secondi capi, il quadrato ufficiali, il quadrato macchinisti, il lavandino, la latrina ed il locale caldaia poppiera. Nella sezione centrale tutta l'altezza dello scafo era occupata dalle macchine.
Poche le sovrastrutture: da prua, la torretta di comando, l'armamento, l'albero di trinchetto, il fumaiolo della prima caldaia, gli osteriggi sulle macchine, l'albero maestro, il fumaiolo della seconda caldaia, l'albero di mezzana e diverse maniche a vento.
Note storiche La Avvoltoio venne iscritta nel Quadro del naviglio il 13 maggio 1888 e, portata a Spezia da personale di cantiere, venne armata a Spezia il 27 settembre 1888.
Il 1° ottobre fu assegnata alla Forza navale; il 12 ottobre era a Gaeta alla rivista navale in onore dell'Imperatore Guglielmo II°, tenutasi a Napoli il 17 ottobre.
Il 21 ottobre entrava nella IIª Divisione della Squadra permanente e con essa rientrò a Spezia il 27 novembre.
Il 26 agosto 1889 fu assegnata alla Squadriglia torpediniere-avviso. Il 27 agosto alla Maddalena urtò su una secca danneggiando il timone e l'8 settembre venne rimorchiata a Spezia dalla posacavi Città di Milano.
Il 1° ottobre 1890 in riserva a Spezia, dal 1° luglio 1891 in disponibilità.
Nel 1892 assegnata alla difesa mobile di Spezia, dove il 1° luglio passò in riserva ad uso della scuola macchinisti per tornare il 10 ottobre in disponibilità.
Il 21 luglio 1893 venne riarmata per partecipare alle esercitazioni. Dal 16 settembre al 25 novembre passò alla 1ª Divisione della Squadra permanente. Dal 16 dicembre tornò alla Flottiglia torpediniere a Spezia.
Il 25 agosto 1894 assegnata alla Squadra di riserva, il 13 settembre urtò uno scoglio davanti a Levanto e fu portata a rimorchio ai lavori in cantiere a Spezia dove il 17 giugno 1895 venne messa in disponibilità per tornare in riserva l'11 novembre.
Il 12 febbraio 1896, assegnata alla 1ª Squadriglia della Squadra di riserva con la quale, tornando in armamento, il 21 luglio entrò nella Squadra di manovra. Il 1° ottobre la Squadriglia passò alla Squadra attiva con la quale nel 1897 andò in Egeo per la crisi di Creta.
Il 25 maggio 1897 a Spezia, la Avvoltoio venne posta in disponibilità.
Il 1° ottobre 1898 fu assegnata alla Squadriglia di Civitavecchia in armamento ridotto. Dal 26 luglio nella Squadra attiva, dal 1° settembre alla Squadra esercitazioni. Il 16 ottobre ancora a Civitavecchia, nel giugno 1900 in disarmo a Spezia.
Dal 16 febbraio 1901 alternò periodi di servizio ad altri di riserva, effettuando esercitazioni, scuola macchinisti e servizi di rappresentanza, servizio postale con le isole.
Il 21 aprile 1908 salpò da Spezia per raggiungere le altre unità della classe a Venezia, dove prese servizio nel Gruppo T.
Dal 6 novembre al 27 dicembre 1911 prestò servizio a Messina per poi  nel luglio 1912 tornare a Venezia dove rimase alla Scuola meccanici sino al 20 giugno 1914.
Venne radiata il 5 luglio 1914.
Ridotta a pirobarca per il servizio lagunare, assunse la sigla P.E. 70, distinguendosi per il salvataggio dell'equipaggio della torpediniera 5 PN, affondata da un UBoot germanico davanti al Lido di Venezia.
Didascalia  
Foto  

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