ARCHIVIO NAVI DA GUERRA

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439 C.
BORBONA
poi  GARIBALDI
1860
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Epoca della foto: anno 1875 c. Fotografo: sconosciuto

Origine: Archivio Storico della Marina Militare Italiana

autore: Marcello Bozzo   NOTE:    bozzo@agenziabozzo.it

Nome Borbona
Tipo fregata ad elica di 1° Rango
Classe Borbona
Unità Gaeta
Borbona / Garibaldi
Farnese / Italia
Cantiere Regio Cantiere di Castellammare di Stabia
Impostazione 1° agosto 1857 per conto della Marina Borbonica
Varo 18 gennaio 1860
Servizio 10 luglio 1860 incorporata nella Marina Borbonica
Servizio 17 marzo 1861 incorporata nella Regia Marina Italiana
Dislocamento normale: 3.680 tonn.
pieno carico: 3.980 tonn.
Dimensioni lunghezza f.t. 68,20 m.
lunghezza p.p. 65,90 m.
larghezza 15,20 m.
immersione da
 6,60 a 7,10 m.
Motore 1 motrice alternativa a cilindri orizzontali Maudslay & Field
4 caldaie tubolari
potenza 1.175 ihp
1 elica a due pale, sollevabile con andatura a vela
superficie velica 2.725 mq.
Velocità 11 nodi
Autonomia 1.800 miglia a 7 nodi
Combustibile carbone 370 tonn.
Protezione nessuna
Armamento 1 cannone a bomba in ferro liscio da 116 libbre
12 cannoni-obici da 200 mm.
24 cannoni da 30 libbre N° 1
18 cannoni da 30 libbre N° 3
4 cannoni da sbarco canna in bronzo
su affusto con palla da 12 libbre
Equipaggio 658 (23 Ufficiali + 635 Sottufficiali, Marinai, Fanti di Marina)
Disarmo 1893
Radiazione 6 dicembre 1894
Destino demolita 1899
Note tecniche Impostata dalla marina borbonica come gemella delle Gaeta e Farnese (poi Italia).
Scafo tradizionale in legno di quercia della Calabria ad un ponte di batteria con rinforzi diagonali e carena rivestita in lastre di rame.
Velatura armata a nave (tre alberi a vele quadre).
Armamento velico a nave (tre alberi con vele quadre più bompresso).
Costo dell'unità £ 2.363.000 lire italiane.
Al momento del varo era tra le migliori fregate dell'epoca ma dopo pochi anni era già tecnicamente superata con l'avvento delle nuove unità: le navi corazzate.
Note storiche

Proveniente dalla marina borbonica in cui aveva il nome di Borbona.
Per conto di quel governo ebbe appena il tempo di effettuare un'unica azione: il bombardamento delle difese garibaldine a Punta Faro presso Messina il 23 agosto 1860.
Il 7 settembre 1860 venne ribattezzata Garibaldi operando per conto del governo napoletano.
Il 2 gennaio 1861 giunse da Napoli con la squadra piemontese nelle acque di Gaeta, ancorando fra Mola di Gaeta e Castellone.
Prese parte all'Assedio di Gaeta, dove si asserragliò l'ultimo Re delle Due Sicilie, Francesco II° di Borbone.
Partecipò alle azioni di fuoco del 22 gennaio contro le batterie di Ponente e di Punta Stendardo (o Santa Maria) della Fortezza di Gaeta.
La notte tra il 5 ed il 6 febbraio 1861 bombardò la breccia provocata nelle mura dall'esplosione della polveriera S. Antonio.
Il 17 marzo 1861 venne iscritta nella neonata Regia Marina Italiana.
Nel maggio portò le truppe piemontesi di occupazione a Palermo.
Navigò per i sei anni seguenti nel Mediterraneo ed in Atlantico svolgendo varie missioni.
Il 19 settembre 1866 venne inviata con le truppe a Palermo per reprimere i moti popolari ivi scoppiati.
Nel 1867 venne posta in disarmo ed avviata ai lavori di ricostruzione.
Riarmata il 30 ottobre 1872, partì da Napoli il 16 novembre per una crociera di circumnavigazione del mondo che terminò a La Spezia il 22 ottobre 1874.
Percorse 55.875 miglia di cui 53.193 a vela e nel suo viaggio incontrò fortunali giganteschi, da cui ne uscì sempre indenne.
Nel 1878 v
enne classificata corvetta.
L'anno seguente li trascorse nel Levante a protezione degli interessi italiani in quell'area
durante il conflitto russo-turco.
Il 27 maggio 1879 partì per un secondo giro del mondo passando da Gibilterra per lo Stretto di Magellano con scalo a San Francisco giungendovi il 29 agosto 1879.
Rimase per 18 mesi sulle coste cilene e peruviane per soccorrere gli italiani durante la guerra tra i due paesi.
Cessato il conflitto, il 29 giugno 1881 salpò per San Francisco dove giunse il 29 agosto.
Partì per Yokohama, fece scalo a Hong Kong, Singapore, Batavia, Mahé, Aden, Suez e Porto Said, dove imbarcò 135 profughi.
L'8 agosto 1882, dopo 39 mesi dalla partenza, gettò l'ancora nel porto di Napoli dopo aver percorso 42.000 miglia di mare.
Il 5 febbraio 1885 partì per la stazione di Massaua diventando la sede del Comando Marittimo.
Nel 1893 fu ceduta all'Amministrazione della Colonia e venne trasformata in nave ospedale con il nome di Saati
per lasciare libero il nome al nuovo incrociatore corazzato in costruzione (vedi scheda scheda 018C e segg.).
Nel 1899, ormai decrepita, venne ceduta alla demolizione.

Didascalia Alla fonda con il gran pavese.
Foto Altra immagine della RN Garibaldi alla scheda 2126C, 2963C.

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