ARCHIVIO VECCHIE VELE


926 A.

LEUDO

ELENCO ALFABETICO VELIERI

Epoca: anno 1930 c Fotografo: sconosciuto
Origine: Archivio

autore: Marcello Bozzo NOTE:  bozzo@agenziabozzo.it

Un tipico leudo ligure da carico ormeggiato alla banchina di Santa Margherita Ligure.

Presenza assidua nei porti delle Riviere sino alla fine degli anni attorno al 1950, ai leudi erano demandati molteplici compiti ed a seconda di questi avevano nome e caratteristiche diverse.

Vi era il vinacciere, (nella foto) il più grande, lungo sino a 18 metri dalla pernaccia al dritto di poppa, il cui utilizzo era quello del trasporto del vino siciliano e toscano in Liguria. Aveva larghe fiancate a V allargata ed una coperta arcuata a schiena d'asino pronunciata per caricare grandi botti nella stiva e facilitare lo scarico dell'acqua dagli ombrinali con andatura sbandata (vedi le schede 373A, 577A, 927A.

Secondo per dimensioni era il formaggiaio, adibito al trasporto di derrate alimentari e sughero per le reti dalle coste della Sardegna (il pecorino sardo è essenziale per fare il pesto) e granaglie dalla Toscana (vedi 155A, 574A, 575A, 576A).

Poi vi era lo zavorraio, panciuto e con bordo libero più basso, specializzato nel trasportare sabbia per costruzioni edili e ghiaia dai fiumi alle navi a vela nel porto di Genova che, dopo aver scaricato, dovevano zavorrare la nave affinché non si rovesciasse durante il viaggio (vedi 161A, 613A).

I carbonai, con dritto di prua verticale e poco pescaggio per avvicinarsi alla riva ed essere più facilmente alati sulle spiagge della Maremma, dove caricavano la carbonella  per Genova (vedi 147A).

Infine i rivanetti, da pesca, più piccoli e più filanti (lunghi e stretti) e veloci, con fiancate dritte e dalla coperta piatta. Variante di questi erano i rivanetti camoglini, dalle caratteristiche un po' diverse ma presto riconoscibili per l'albero quasi verticale (150A), 849A).

Ovviamente ognuno di questi grandi gruppi aveva le sue varianti: essendo costruzioni singole dei diversi maestri d'ascia, ogni nuova imbarcazione poteva essere facilmente adattata alle singole esigenza dell'armatore ed il successo delle novità costruttive era decretato dal loro accoglimento.

In questo modo si ebbe, nel tempo, l'imbarcazione più perfetta, sicura ed adatta al mare di Liguria ed agli scopi a cui fu destinata.

Note tecniche e storiche del leudo alle schede 011A, 155A, 373A.

Per altre notizie ed immagini dei leudi vedansi le schede 012A, 147A, 150A, 235A, 236A, 574A, 575A, 576A, 613A, 849A, 927A, 934A, 960A, 961A, 962A, 963A, 964A.

ELENCO ALFABETICO VELIERI