La
nave mercantile Ernesto
in porto.
Venne costruita nel
1914 dal cantiere A.G. Neptun di Rostock, Germania.
Varata con il nome di
Totmes,
per conto della Deutsche Dampfschifffahrts-Gesellschaft Kosmos - D.D.G.
Kosmos, bandiera tedesca.
Stazza 7.259 tsl, 450 tsn.
Portata 11.737 t
Lunghezza 143,56 m.
Larghezza 18,50 m.
Immersione 11,80 m.
Propulsione:
1 motrice a vapore a triplice espansione 3 cilindri 765, 1240 & 2058 x corsa
1400 mm.
Potenza 4.000 hp indicati.
Velocità 12 miglia
Il 4 agosto 1914 la nave, appena varata, venne sequestrata dal Belgio in
quanto il transito in acque olandesi fu negato dal Governo dei Paesi Bassi e
la nave rimase all'ancora ad Anversa.
Dopo la caduta di Anversa in mano tedesca, la nave fu ripresa dalla
Wehrmacht e
riconsegnata
alla proprietaria D.D.G. Cosmos.
Anche in questo caso, i Paesi Bassi rifiutarono il transito della nave nelle
loro acque e la nave rimase ad Anversa sino al 1° novembre 1918.
Al termine del conflitto la nave raggiunse Rotterdam dove venne internata.
Il 2 maggio 1919 venne trasferita in
Inghilterra e nel 1920 venne ceduta alla Gran Bretagna.
Nel 1921 venne venduta alla David Steamship Co. di Londra e ribattezzata
St. Albans
Abbey.
Nello stesso anno 1921 fu ceduta alla olandese Vereenigde Nederlandsche Scheepvaartmaatschappij (VNS)
dell'Aia e chiamata Arendskerk.
Nel 1935 fu venduta alla
Società Italiana Ernesto Breda,
Milano e ribattezzata
Ernesto.
Iscritta al
Compartimento Marittimo di Venezia al n° 277.
Bandiera italiana.
Il 7 gennaio 1941 venne danneggiata da siluri del sommergibile olandese
O-21 nel Mar
Tirreno in posizione 37°08'N - 11°53'E. Portata in cantiere e riparata,
riprese il mare.
Nel 1943, dopo la capitolazione italiana, la nave venne sequestrata dai
tedeschi. Portata sotto bandiera tedesca, rimase in loro mani con il nome di
Ernst.
Il 21 marzo 1945 venne bombardata da aerei alleati. Colpita da due bombe,
affondò in acque basse.
Nello stesso 1945 venne riportata a galla ed in cantiere ai lavori.
Nello stesso 1945 a fine lavori fu requisita dagli Alleati, nel 1952 la
cedettero all'Armatore Enrico Insom di Roma il quale le ridiede il
nome di Ernesto.
Il 24 giugno
1954, pesantemente danneggiata ed
inondata di acqua a causa di un tifone, si
arenò al largo di Muroran (Hokkaidô, Giappone).
Riportata a galla per l'ultima volta, dopo aver scampato a due guerre
mondiali ed a tante peripezie, venne infine ceduta alla demolizione
che avvenne nello stesso 1954 ad Osaka.
Altre immagini della nave alle schede
597B e
598B. |