autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Il piroscafo da passeggeri
Neptunia
all'ormeggio sul Canal Grande a Venezia. Venne costruito dai Cantieri Riuniti Dell'Adriatico di Monfalcone. Varata nel settembre 1932. Nave gemella Oceania. Stazza 19.475 tsl, 11.734 tsn. Lunghezza 179,60 m. Larghezza 23,32 m. Immersione 13,85 m. Dotato di apparato radio, radiogoniometro, ecoscandaglio. Capacità 1385 passeggeri divisi in tre classi. Propulsione: 4 motrici a vapore 2 tempi a singola azione 34 cilindri Ø 661-991 mm. Potenza 4280 HP nominali. Costruzione Cantieri Riuniti dell'Adriatico, Monfalcone. 4 assi / 4 eliche. Velocità 20 nodi. Armatori: 1932 Consulich Società Triestina di Navigazione, Trieste. Nome Neptunia. Bandiera italiana. Utilizzata per il trasporto passeggeri sulla tratta Genova Suez - Bombay - Shanghai. 1937 gennaio: Italia Società Anonima di Navigazione, Genova. Compartimento Marittimo di Trieste. Nome invariato. Immessa sulla linea Trieste - Napoli - Brasile - Uruguay - Argentina. 1940 Il 26 giugno la nave fu requisita dal Governo Italiano ed utilizzata per i trasporti di truppe a Tripoli. 1941 Il 26 maggio passò sotto il diretto comando della Marina Militare Italiana. Insieme alla gemella Neptunia ed alla Vulcania salparono da Taranto nel tardo pomeriggio del 16 settembre con destinazione Tripoli trasportando 5.818 soldati. Due giorni dopo, alle 04:00 del 18 il convoglio, giunto alla posizione lat. 33° 02’ N / long. 14° 42’ E, a 30 miglia a Nord-Est di Homs (ossia a 90 miglia dall'arrivo), fu avvistato dal sommergibile britannico HMS Upholder. Alle ore 04:06 il sommergibile silurò per prima la Neptunia in testa al convoglio e poi la Oceania. La Neptunia, colpita all'altezza della stiva n°4, continuava ad accostare a sinistra appoppandosi con le motrici principali ferme, senza energia elettrica e con il timone bloccato. Alle 04:25 si immobilizzò colando a picco con la poppa in verticale alle ore 06:50. La Neptunia affondò in poco più di due ore mentre la Oceania restò ancora a galla, anch'essa appoppata. Verso le 09:00 il sommergibile HMS Upholder con altri due siluri colpì la nave, ormai immobilizzata, che affondò verticalmente. La Vulcania si salvò giungendo indenne a Tripoli e superò il conflitto. Navigò sino al 1973. Dei 5.818 uomini a bordo delle due navi ne morirono 384; gli altri furono salvati dai cacciatorpediniere di scorta Nicoloso da Recco, Antonio da Noli, Emanuele Pessagno, Antoniotto Usodimare e Vincenzo Gioberti. Il temutissimo sommergibile inglese HMS Upholder in sedici mesi di operazioni nel Mediterraneo affondò due sommergibili (Saint Bon e Tricheco), il ct Libeccio e 19 mercantili, per un totale di 119.000 tonnellate. Venne infine affondato il 14 aprile 1942 alle 16:15 dalla torpediniera italiana Pegaso con un lancio di bombe di profondità. Altre immagini della nave Neptunia alle schede N° 964B, N° 965B, N° 966B, N° 967B. |