Epoca della foto: 6 dicembre 1898 | Fotografo: sconosciuto |
Origine: archivio |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Nome | Castelfidardo |
Tipo | pirofregata corazzata di 1ª classe |
Classe | Regina Maria Pia |
Unità |
Regina Maria Pia San Martino Castelfidardo Ancona |
Cantiere | Gouin & Guibert di St. Nazaire, Francia |
Impostazione | 22 luglio 1862 |
Varo | 1° agosto 1863 |
Completamento | 1864 |
Servizio | 1° maggio 1864 |
Dislocamento |
normale
4.192 tonn. pieno carico 4.580 tonn. |
Dimensioni |
lunghezza
f.t. 81,80 m. lunghezza p.p. 76,00 m. larghezza 15,16 m. immersione 6,35 m. |
Motore |
1 motrice alternativa 8 caldaie rettangolari potenza 2.125 ihp potenza max 2.924 ihp 1 elica |
Velocità | 12,1 nodi |
Autonomia | 2.600 miglia a 10 nodi |
Combustibile | carbone 485 tonn. |
Protezione |
piastre di ferro |
Armamento |
4 pezzi singoli da 200 mm. / bomba da 72 libbre 22 pezzi singoli in batteria da 164 mm. / bomba da 32 libbre |
Equipaggio |
permanente effettivo
484 di complemento 1.920 |
Disarmo | n.d. |
Radiazione | 4 dicembre 1910 |
Destino | demolita |
Note tecniche |
Costruita in Francia su progetto
francese era una unità a corazza completa. Nel 1872 venne portata in cantiere dove vennero eliminati i tre alberi e le vele, sostituiti da due alberi militari con coffe protette da combattimento. L'unità disponeva di corazza completa e ridotto centrale, con sperone di 3 metri a prora e con poppa curva rientrante. La corazza si estendeva per tutta la lunghezza della nave per un'altezza di 1,5 m. sotto la linea di galleggiamento e 2 metri sopra. Per tutta la lunghezza del ridotto la corazza arrivava sino al ponte di coperta. In origine disponeva di armamento velico a nave goletta, poi a brigantino a palo. Differiva leggermente dalla Regina Maria Pia nel dislocamento, nell'armamento secondario e nel numero delle caldaie. |
Note storiche |
Nel 1865 fu inviata a Tunisi per proteggere gli italiani e salvaguardare gli
interessi nazionali. Il 20 luglio del 1866 prese parte alla battaglia di Lissa, al comando del CdV Raffaele Cacace. Nel 1869 venne inviata lungo le coste della Siria e dell'Egitto riportando in Italia il Duca e la Duchessa d'Aosta, che avevano presenziato alla cerimonia di inaugurazione del canale di Suez. Giunti in Adriatico ai primi di novembre l'unità ebbe un incidente con lo scoppio di una caldaia che provocò incendio e 13 morti, riuscendo il giorno dopo a toccare le coste pugliesi. Portata il 10 novembre 1869 la nave in cantiere a Napoli ai lavori di riparazione, vennero sostituite le caldaie. I lavori terminarono l’8 settembre 1870. Riarmata l'unità, nello stesso settembre 1870 fu inviata a Civitavecchia in appoggio alle forze di occupazione dello Stato Pontificio. Nel marzo 1871 fu spedita a in missione diplomatica a Tunisi. Dal 1872 al 1874 in disarmo alla Spezia per lavori di ammodernamento. Dal luglio 1876 fece crociere di addestramento lungo le coste orientali adriatiche. Dal luglio 1881 al febbraio 1882 venne spedita a Tunisi a protezione della comunità italiana durante la ribellione contro la Francia. Nel maggio 1882 la nave venne ancora spedita a Suez per imbarcare gli Italiani in fuga da Alessandria causa disordini. Nel marzo 1884 fu spedita nel Mar Rosso a difendere i cittadini e gli interessi italiani ad Assab. Nel dicembre 1884 intervenne all'occupazione di Beylul in Eritrea. Dal dicembre 1886 fu mandata in pattugliamento lungo la costa adriatica tra Fiume e Gravosa a sostegno delle comunità italiane. Nel 1891 fece crociere di addestramento nel Mediterraneo sino al 1893, quando entrò alla stazione della Maddalena. Nel marzo 1897 fu spedita in Grecia in aiuto del governo provvisorio dell'isola di Creta. Nel 1900 fu destinata a La Spezia, come Nave Scuola Torpedinieri. Radiata il 4 dicembre 1910, venne successivamente demolita. Rimase in servizio per oltre 40 anni. |
Didascalia | Alla fonda a Genova il 6 dicembre 1898. |
Foto | Altre immagini della RN Castelfidardo alle schede 1117C, 1241C, 2615C, 2620C, 3600C. |